Anno: 2015

La visura camerale per il nuovo bando della Regione Lombardia

Per le iniziative legate all’EXPO di Milano, la Regione Lombardia ha creato un bando per le aziende che operano nel settore turistico. Per verificare la tipologia dell’attività e se si ha diritto a chiedere i contributi messi a disposizione tramite bando si rende necessaria la visura camerale, ottenibile presso la Camera di Commercio oppure sui vari portali di aziende autorizzate da Infocamere, come ad esempio visuracameralesubito.it.   Per partecipare, l’attività turistica può chiedere dei fondi per ristrutturare la propria sede e offrire maggiori servizi ai turisti provenienti da tutto il mondo per la Carta di Milano. Nel bando, la Regione si pone come garante se l’azienda chiede un prestito a una banca convenzionata.   Chiedendo un finanziamento fino a 300mila Euro, l’imprenditore si troverà a pagare solo il 3% come tasso di interesse: il tasso agevolato resterà per tutto il piano di ammortamento. Il bando è riservato solo alle aziende che, dalla visura camerale, risultano trovarsi nella Regione Lombardia.   Per aderire, dovrai prese Leggi tutto

Protesto assegno: la beffa per un imprenditore nel cuneese

Fatturava due milioni di Euro all’anno e dava lavoro a 27 dipendenti: inizia così la storia di un imprenditore di Cuneo che, per via di una procedura di protesto assegno, ora si trova solo e sull’orlo del fallimento.   Tutto comincia nel 2006, quando l’uomo trova nelle Olimpiadi di Torino un modo per potenziare l’attività di famiglia, ereditata da suo padre. Nonostante la perdita ingente dovuta al fallimento dell’investimento (che coglie di sorpresa centinaia di piccole e medie attività), l’imprenditore riesce a portare avanti la sua attività e a mantenere i posti di lavoro, finché non riceve la telefonata del proprio istituto di credito, che lo invita a pagare un assegno scoperto per 1500 Euro.   La procedura del protesto va avanti: con il pezzo di carta, la banca provvede a pignorare la casa di proprietà dell’uomo, i mobili e i conti correnti che l’imprenditore utilizzava per la sua attività. A questo punto, l’imprenditore è costretto a dichiarare fallimento e a licenziare tutti i suoi dipendenti.   Alla domanda se a Leggi tutto